FESTA AFE RECORDS - CSA Baraonda - Rovagnasco di Segrate (MI) 19/11/05
Sabato sera, 19 novembre 2005.. la Drexmobile riparte.. Hilaga mi aveva introdotto ad Afe Records.. chiacchiere.. sito internet.. gli amici suoi.. (a prop. se sbaglio i nomi mò ve la pijate con lei!!) ... che fò? Mi ci butto .. ovvio. Nikon e palmare in saccoccia.. ci avventuriamo al Baraonda.... un posticino dove la birra è buona ma alle 23 gli avanzi delle torte, per quel che c'era, son briciole per diseredati...
Erano tanti, qui ce ne saranno solo una parte..quando si arriva.. qualcuno sta già posizionando i giocattoli che pare l'allestimento delle vetrine di Corso Buenos Aires nel periodo natalizio, walki-talkie, registratore a bobine, residui di altri avanzi e rifiuti tecnologici ma pur sempre in grado di fornire il ronzio necessario, turntable, utensileria da cucina.. e mi immagino un pacemaker trafugato all'obitorio, l'amplifon della pensionata del piano di sotto, il gadget luminoso da 1 € preso in via Sarpi, un piccolo robot metallico anni'70 che ha i pistoni di plastica che girano nello stomaco trasparente, il cicciobello col microdisco nella schiena e la radiolina AM Geloso del'40.
L'ensemble "boy band" con Hyena666 al campionatore Akai MPC2000, batte sample producendo melodie su base distrutta nel fondo. 2 laptop, uno per Luca, l'altro per Nicola al governo del mixer + korgMS2000, a034 co' la groovebox o qualcosa che le somiglia... partono ai quattro angoli e presto, ognuno secondo la propria diagonale, si ritrovano al centro.
Partono Echran ma Drex è impegnato altrove.. si odono in giro le loro frequenze pervasive.. dove si può sperare di trovare rifugio.. fuggire? Ma no.. vago in quella SMAU underground, alla ricerca di un angolo d'ispirazione, oggetti antichi e moderni....
Una scultura di Tana (?) ... scomparsa .. quasi.. insomma.. la roba lì con gli occhi gialli...
Spiava.. l'ho beccato in un angolo.. questa serata non ha età.. han tutti la voglia di giocare.....
Dicevo Echran... un Davide e un Fabio.. quest'ultimo con una zampa in Otolab.. altro marchio che ha girato nel milanese, una musica circolare che evolve di continuo secondo una matrice a volte industriale, a volte ambientale e oscura, ai miei tempi e quelli di qualcun altro che qui è andato persino oltre questa roba si infilava nel pentolone sperimentale, parlo di anni '80....
a proposito di '80.......... la mancanza dei laptop.... era l'occasione per una maggiore fisicità, rapporto con il pubblico... ma soprattutto, in generale, la stragrande maggioranza degli eventi moderni di rappresentazione del suono puro ha perso l'aspetto della performance... l'uso del linguaggio teatrale.... sostituito forse oggi giorno dai visuals .. ma qui si entra in altro campo .. chiudo la parentesi... sfumano Echran.... intensi..
Sono l'unico duo della serata di cui mi giunge notizia di fans.. una delle signorine che insistono per un'ammucchiata fotografica me ne parla con eccitazione... :-)
C'era Fausto Balbo, dicono in esclusiva...... fa della sintesi complessa il suo cavallo di battaglia, tra disturbi modulati e ritorno ad una quiete liquida, suona a quattro zampe e due emisferi... c'è il parlato, il combattimento di mani, amore e odio, xilofoni in astinenza escono da un aggeggio che ha di fronte che non capisco da lontano se è una di quelle diavolerie synth di 50 anni fa o un Olivetti opportunamente modificata da un abile artigiano del suono..., un rastaboy lo distrae un momento, portato via, voleva chiedere una sigaretta? E' la bellezza del centro Sociale!!! ...
Altro evento della serata...Hilaga me ne fò una capa tanta.. a ragion veduta col senno di poi, briscola a danari e resto di due... ledisandgentleman.. sale.. col tappetino rosso pelosino ad ospitar effetti e pedaliere da governare co' le zampe anteriori... la Patti.. in arte Madame P. .... la tosse mette a dura prova la nostra... piglia l'arte musicale a modo suo che in altri lidi è della Diamanda ma con 40 ottave in più o del Blixa "E.N." Bargeld che oggi canta come una papera a confronto dei deliri vocali di Armenia mentre 25 anni fa crollavano tutti i palazzi di Berlino...dicevo la Patti... microfono ed effetti.. sovrapposizioni di voce registrate in sequenza... scaricate l'mp3 dal sito per averne un'idea... a nome Macaya l'idea della serata.. con altri progetti la sua poliedricità...
Sarà ma quando la musica mi piglia io trivello lo spazio con la Nikon, scavando nelle frazioni delle tre dimensioni accade una compressione come alle soglie di un buco nero, la Patti si stira, entra in un vortice dal quale, a fatica, riesco a riportare ordine.... affaticato, spengo la Nikon, perchè potrebbe assorbirci tutti quanti... deve essere questo un antipasto del Grande Tritacarne che si racconta in quel bel libercolo in bancarella, ad opera di un visionario ..tale Lukha Kremo Baroncinij
Si va di nuovo sul lavoro vocale... arriva un tipo che si presenta semplicemente come Maikko, credo, al suo banchetto, girato di spalle, non credo per una casualità logistica, questo barbuto e fanalato mi sorprende, trovo molto interessante quel che propone,
voce riverberata, trasposizione di ottava e una buona dose di effetti la stravolgono, accompagnamento laptop ableton live a fianco e un sampler Yamaha SU700. Anche lui è uno di quelli che tra voci oltretombali e il suono strisciante mi fa andare il sistema limbico fuori sincrono, con secrezione di anomalie ormonali, opportunamente modificate.
Il grande momento atteso è giunto, senza che i sipari si aprano, senza che piattaforme girevoli e riflettori multicolor si elevino in un crescendo di applausi in differita, senza che cali dall'alto come un mago Othelma sospeso su cinghie di acciaio, senza che il pavimento magicamente si apra.... appare... prima le sue corna.. poi il suo diabolico volto .. il Creatore..... la massaia che spiana col mattarello analogico ogni lembo di melodia.. il Numero Uno con la barba ma senza sedia a rotelle che comanda il suo gruppo TNT digitale.. LUI.. THE AFEMAN..
Io non lo conoscevo, lui nemmeno ma gliene importerà poco di Drexkode, impegnato com'è con la sua mirabile creatura, però gli chiedo il permesso di fotografare questo pregevole oggetto di artigianato elettronico - il "daluicostrito" FOTOTHEREMIN. Era vero, a far ballar la lampadina, che è come quella che gli orbi attaccano sui libri per leggerli di notte, modulava... kazzo se modulava, avvicinandosi al centro di quel cilindretto nero. Saran dieci minuti, non di più.. basta, un uomo di sintesi, non c'è che dire!!
Spostamento di visuale e si torna sull'altro palco, sale una che deve essersi stancata del noise e si mette a cantare bene.... io l'avevo già vista ma mi passa di mente.. e invece.. porka mar.. è la metà più dolce dei Ludmila, Paola, e dire che ci avevo chiacchierato a Brugherio ad una festicciola all'aperto, ed era riuscita pure a vendermi delle Zine's. Il suo show è breve, si unisce ad altri dal nome programmatico, "Duo Cane", chitarrista compreso, e partono col treno diretti a Tokyo, perchè quel noise secondo me vi fa balzare in testa alle classifiche del Tempio della Mandorla Gialla prima che ve ne accorgiate...
E con questo la serata elettronica finisce.. il locale si svuota.. si resta per gli spostamenti finali..... ehi.. un momento.. non è finita.. li volevano eliminare? mancano I Camillas, la loro presentazione è questa: "nascono a Pordenone nel 1964 come duo formato da Ruben Camillas
(chitarre, voce) e Zagor Camillas (tastiere, cimbalo, voce), per 40 anni non
producono niente ma nel 2004 succede qualcosa di straordinario, il
Rock'n'Roll li vuole e loro accettano!".
A dire il vero l'elettronica come era intesa finora non ci azzecca.. però questi due personaggi, un po' Skiantos, che potrebbero fare i Devo se mettessero la testa a posto, passano le canzonette per il pubblico spelacchiato della tarda ora.. io e remu a gambe distese, mancava la coperta di flanella e poi sembrava il centro sociale diurno per anziani. Poco importa, siam tutti contenti e ci tiran su, soprattutto con quella "Mi disturbi".... o come kazzo si chiamava!!
Insomma sono le 4.............
............qualcuno grida uscite che pare un emergenza..........
.......... fuori fa un freddo glaciale.......... |